I 5 veri motivi per cui non puoi non avere un logo che vende

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12 mesi per la licenza.

8 mesi per firmare il contratto di locazione.

3 mesi per l’approvazione della domanda di marchio.

7 appuntamenti dal commercialista.

1 appuntamento dal notaio – costato quanto tutto il resto messo insieme.

Ore e ore di preghiera non contabilizzate, implorando che vada tutto bene.

Questo è un esempio di lista comune di procedure di primaria importanza, senza cui l’attività non può nascere ufficialmente.

In questi elenchi di cose importanti da fare, il logo lo trovi scritto a matita in un angolo in basso a destra di un foglio di brutta copia.

Magari non è l’esatta descrizione di come ti sono andate le cose… ma una cosa è quasi certa: “pensare a un logo” l’hai visto come l’ennesima seccatura in più.

Ebbene, in questo articolo capirai perché un signor logo può arrivare a lavorare meglio del tuo socio e avere la fila di gente 24 ore al giorno, 7 giorni su 7, senza pausa bagno e sigaretta (ok, ho esagerato: al bagno potrai andarci senza problemi).

Il logo serve a dare “il via ufficiale” al tuo branding. È la tua firma. Lo stendardo della tua storia imprenditoriale.

Quindi ruota in senso antiorario la manopola del volume della tua voce che ti dice «Massììì… è solo un logo.», e scopri perché un logo che vende ti fa mettere il *Repeat* alla tua voce che urla «Ma vieniii! Un altro bonifico!» accompagnato dalla mossa del tuo calciatore preferito che mette a segno un tiro in porta.

1. Spicca come una norvegese in mezzo a una festa di keniani.

Se fatto a modo, il tuo logo attira l’attenzione. 

E se ti sembra cosa da poco, tieni presente che la soglia di attenzione dell’essere umano è una merce rara ai giorni nostri.

La capacità di rimanere concentrati a lungo senza distrarsi è pari a quella di continuare a bere tranquillamente il tuo caffè mentre alle spalle ti va a fuoco la cucina.

Pensa che ormai anche le storie di Instagram, che durano circa 10 secondi, sono in grado di annoiare. Se non colpiscono vengono scansate da un movimento di pollice più agile di un campione di slalom.

Hai 2 secondi per convincere chi sta guardando a soffermarsi.

Quando si parla del tempo che un’azienda ha a disposizione per convincere il potenziale cliente che i prodotti e servizi meritano… il tempo che hai a disposizione è praticamente lo stesso.

È un peccato che in 2 secondi non si faccia manco in tempo a leggere il nome dell’azienda.

Questi 2 secondi te li giochi alla grande con il tuo logo.

Lo stesso meccanismo che ci porta a restare concentrati per 2 secondi è lo stesso che fa giudicare ai clienti la tua attività dall’apparenza.

Prima di crollare nella delusione di quanto siamo superficiali e che non ci sono più i valori di una volta, ti invito a girare la medaglia e guardare cosa c’è dall’altra parte.

Se impari a sfruttare il tuo logo godrai di un vantaggio competitivo sui tuoi concorrenti.

Loro che ignorano questo principio, magari useranno del materiale interessante… ma non lo “faranno arrivare” davvero ai potenziali clienti. Dopo i primi 2 secondi proseguono indifferenti ignari per sempre di quello che avrebbero potuto trovare.

E lì… lì ci sei tu pronto ad aspettarli.

Mi raccomando!

2. Ti permette di fare una prima forte prima impressione pari a quella di Jessica su Roger Rabbit.

Pensi che stia esagerando?

Hai presente quando hai deciso di voler comprare qualcosa di specifico? Un modello di una macchina o una giacca con un taglio preciso, magari?

Il tuo cervello è andato in modalità “Ricerca” finché non ha trovato ciò che cercavi.

Appena vedevi l’oggetto del tuo desiderio questo si illuminava d’un abbagliante fascio luminoso. Il resto spariva ingurgitato dal buio.

Era quello che volevi. 

E l’hai identificato SUBITO.

Il tuo logo deve suscitare lo stesso effetto magnetico sul tuo cliente.

Un logo attrae i tuoi potenziali clienti quando è lampante che sei esattamente ciò che stanno cercando ed è chiaro che ti rivolgi esattamente a loro.

Non “a tutti”, come molti imprenditori credono.

Se invece pensi che non ci sia anima viva che non abbia bisogno dei tuoi prodotti o servizi e che quello che hai è utile a tutti tutti tutti… beh, faccio un grande “in bocca al lupo” a te e ai tuoi commerciali.

3. Racconta la tua storia

A noi piacciono le storie. Quando ascoltiamo una storia cominciamo a proiettare delle immagini nella nostra testa. Immagini alle quali leghiamo una sensazione o un’emozione particolare che scorderemo difficilmente.

Il logo è la prima immagine della nostra storia.

Il primo fotogramma del film.

Se inizi a pensare a Cenerentola, Aladdin, Il Re Leone sai bene che l’inizio di queste storie sono associate a un castello stilizzato bianco che prende forma su uno sfondo blu accompagnato dalla firma di Walt Disney e il motivo di sottofondo (che tra l’altro ti sei appena canticchiato nella testa).

Il logo ovviamente è solo una parte del brand. Ma è alla base della storia attorno al quale il brand è costruito.

Comparirà su tutti i tuoi materiali: carta intestata, biglietti da visita, sito ecc.

È l’equivalente visivo del tormentone dell’estate. E il tuo logo deve essere agli occhi come è stato “Despacito” alle nostre orecchie per un’estate intera.

4. Incentiva la fedeltà dei clienti.

Una volta che piaci ai clienti, questi ti cercheranno! Ancora e ancora.

Quando riconosceranno il tuo logo, compreranno con le difese abbassate. Come mai? Semplice! La fase di scetticismo iniziale, studio, test, ricerca di testimonianze e prove che non stanno per prendere una fregatura sono già passate.

Se cerchi cibi biologici e vedi il simbolo dell’alce di Alce Nero, sai già che è cibo biologico certificato e non stai ad analizzare l’etichetta come faresti col nuovo marchio appena approdato sugli scaffali, sconosciuto ai più.

Vedi, afferri, metti nel carrello e tiri fuori i soldi alla cassa.

5. I clienti se lo aspettano

Se i punti precedenti non ti hanno convinto a creare un logo e farlo con un criterio che accenda i punti sopra, ti lascio questo motivo molto semplice:

I clienti si aspettano un logo.

Non puoi fare la figura di quello che fa le cose a caso saltando l’ABC.

E già che ti tocca farlo, tanto vale farlo in modo che davvero:

  1. attira l’attenzione;
  2. ti fa fare un’ottima prima impressione;
  3. racconta la tua storia;
  4. incentiva la fedeltà dei clienti;

Non è un lavoro da improvvisare e lasciare al caso.

Prima di incaricare qualcuno per la creazione della tua futura effigie aziendale, assicurati che almeno stia alla larga da alcune bombe atomiche in grado di far saltare in aria la tua azienda sbagliandone la realizzazione.

Non hai idea di quanti loghi vedo in giro fatti da sedicenti o aspiranti professionisti che, a spese tue, ti consegnano un lavoro incapace di aiutarti in nessuno dei punti che abbiamo visto nell’articolo.

Ma tra poco sarai in grado di beccare il finto professionista in fragranza di reato. Anzi, ancora meglio! Potrai sentire puzza di bruciato prima ancora che il reato venga commesso!

Come?

Grazie al regalo che ho preparato apposta per te!

Ho dato vita ad una video guida con i 5 errori più diffusi in materia di loghi che ti fanno perdere clienti… e soldi!

Puoi scoprire subito quali sono questi errori, ed ottenere le conoscenze che ti permettono di valutare la persona a cui stai affidando questo compito così delicato.

Compila il form senza aspettare neanche un secondo in più e la guida sarà tua!

Buona visione,

Patrizia

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